TERAPIA
Per terapia si intende ogni intervento medico e/o chirurgico che mira a curare e/o a trattare una patologia dopo la sua diagnosi.
La terapia si distingue in:
- Terapia conservativa (include tutti gli interventi terapeutici tranne la chirurgia)
- Chirurgica
Di seguito verranno menzionate le terapie, farmacologiche e chirurgiche, disponibili per le più frequenti patologie urologiche.
Contenuti:
- Terapia dell’iperplasia prostatica benigna
- Terapia della calcolosi urinaria
- Terapia del tumore prostatico
- Terapia del tumore della vescica
- Terapia del tumore del rene
- Terapia del tumore della pelvi renale e dell’uretere
- Terapia del tumore del testicolo
- Terapia della disfunzione erettile
- Terapia dell’eiaculazione precoce
- Terapia della fimosi
Terapia dell’iperplasia prostatica benigna
L’iperplasia prostatica benigna richiede un trattamento se i sintomi riducono la qualità della vita del paziente.
Gli interventi terapeutici includono il monitoraggio stretto, la terapia farmacologica e la chirurgia.
Monitoraggio stretto
Se i sintomi sono lievi, non sono necessari farmaci né interventi chirurgici.
È necessario però un monitoraggio stretto.
I sintomi possono essere migliorati con cambiamenti dello stile di vita che includono:
- Consumo di una quantità limitata di liquidi prima di andare a dormire per ridurre la nicturia
- Diminuzione del consumo di tè, caffè e bevande alcoliche
- Svuotamento completo della vescica in posizione seduta
Terapia farmacologica per i sintomi causati dall’iperplasia prostatica
Ci sono cinque categorie di farmaci:
- Estratti di piante
- a- bloccanti
- Inibitori della 5- reduttasi
- Antagonisti dei recettori muscarinici
- Antagonisti della fosfodiesterasi 5
Terapia chirurgica
La terapia chirurgica dell’iperplasia prostatica benigna è indicata nei seguenti casi:
- insuccesso della terapia farmacologica
- infezioni urinarie ricorrenti
- residuo di urine dopo una minzione di più di 100cc
- insufficienza renale dovuta all’iperplasia prostatica benigna
- ematuria non controllata proveniente dalla prostata
- ritenzione acuta di urina
Sono disponibili due tipi di interventi chirurgici per la terapia dell’iperplasia prostatica benigna: la resezione transuretrale della prostata e la prostatectomia transvescicale.
- Resezione transuretrale della prostata (TURP)
È la tecnica di scelta per la terapia chirurgica dei pazienti con iperplasia prostatica benigna.
L’obiettivo è la resezione dell’adenoma prostatico che crea ostruzione dando i sintomi.
L’intervento avviene attraverso l’uretra senza necessità di incisioni della parete addominale.
Questo tipo di intervento è conosciuto come intervento mininvasivo.
- Prostatectomia transvescicale
È un intervento in cui l’adenoma prostatico viene estratto attraverso un’incisione della parete dell’addome inferiore.
È la tecnica di scelta in pazienti con volume prostatico maggiore di 80cc.
Terapia della calcolosi urinaria
È diversa a seconda della dimensione del calcolo e della sua causa.
Piccoli calcoli con sintomi lievi
La maggioranza dei calcoli renali non necessitano di una terapia invasiva.
Un piccolo calcolo può essere espulso con i seguenti accorgimenti:
- Bere acqua: 2 o 3 l di acqua al giorno possono aiutare l’espulsione del calcolo
- L’uso di analgesici: l’espulsione di un piccolo calcolo può creare dolore ed è, pertanto, consigliato l’uso di analgesici.
- Terapia farmacologica: vengono usati farmaci noti come a-bloccanti che rilassano i muscoli dell’uretere aiutando l’espulsione del calcolo, che avviene più velocemente e con meno dolore.
Calcoli di grandi dimensioni che creano sintomi
I calcoli che non possono essere trattati in modo conservativo perché o sono molto grandi per essere espulsi da soli o perché creano ematuria, ostruzione e infezioni urinarie ricorrenti, necessitano di un trattamento invasivo.
I trattamenti invasivi o mini invasivi comprendono:
- La litotrisia extracorporea con l’uso degli ultrasuoni
Con questa tecnica il calcolo viene frammentato con l’uso delle onde d’urto.
È una procedura ben tollerata dai pazienti che ha una percentuale di successo sino al 90%.
- Ureteroscopia e ureterolitotrisia
Questa procedura viene usata per i calcoli che si trovano nell’uretere.
Si effettua con l’uso di un endoscopio che si chiama ureteroscopio, che viene inserito attraverso l’uretra nella vescica e successivamente nell’uretere sino al calcolo che viene frammentato con l’uso del laser.
- Litotrisia percutanea
Viene usata per i calcoli renali di grandi dimensioni e per quelli che non possono essere frammentati con la litotrisia extracorporea.
Si effettua attraverso un tubicino che dalla cute arriva al rene.
Attraverso questo tubicino viene inserito un endoscopio che frammenta il calcolo usando diverse fonti di energia.
- Operazione chirurgica: il suo uso è attualmente limitato a casi selezionati.
Terapia del tumore prostatico
La scelta terapeutica viene fatta tenendo in considerazione lo stadio della malattia, l’età, l’aspettativa di vita, le condizioni generali di salute e le scelte personali del paziente.
I fattori determinanti nella scelta terapeutica sono lo stadio e l’aggressività della malattia.
Le opzioni terapeutiche sono le seguenti:
- Prostatectomia radicale
- Radioterapia
- Terapia ormonale
Terapia del tumore della vescica
La scelta terapeutica dipende dallo stadio della malattia, dall’aggressività delle cellule tumorali e dalle condizioni generali del paziente.
- Per i tumori superficiali
La terapia consiste nella resezione transuretrale del tumore, i cui frammenti vengono prelevati e sottoposti ad esame anatomopatologico.
Può esserci necessità di una terapia adiuvante mediante installazioni endo-vescicali di chemioterapici o di farmaci che attivano il sistema immunitario del paziente.
- Per i tumori che invadono la tonaca muscolare della parete vescicale o per i tumori in stadio avanzato
È necessaria la cistectomia radicale con derivazione delle urine.
Se durante l’intervento chirurgico vengono trovati linfonodi interessati dalla malattia c’è bisogno di una terapia sistemica.
Per i pazienti in condizioni di salute che non permettono la cistectomia o che non accettano l’intervento chirurgico, si opta per una combinazione di resezione transuretrale, chemioterapia e terapia con farmaci immuno-stimolanti.
Terapia del tumore del rene
La scelta terapeutica dipende dallo stadio della malattia, dalle dimensioni del tumore, dall’età e dalle condizioni generali di salute del paziente.
Le possibilità sono le seguenti:
- Nefrectomia parziale (resezione di una parte del rene) per tumori di dimensioni inferiori a 4 cm
- Nefrectomia radicale per tumori di dimensioni superiori a 4 cm
- Terapia con fattori che inibiscono la neo angiogenesi per pazienti con malattia in stadio avanzato
- Radioterapia viene usata solo per scopi palliativi, per diminuire il dolore nei pazienti con metastasi.
Terapia del tumore della pelvi renale e del uretere
La terapia è chirurgica.
In questo intervento vengono asportati insieme il rene e l’uretere.
In casi particolari il tumore della pelvi renale e dell’uretere può essere trattato:
- In maniera endoscopica con l’uso di laser
- Con la resezione parziale dell’uretere
Terapia del tumore del testicolo
La terapia è chirurgica e consiste nell’asportazione del testicolo colpito.
Questa procedura può essere curativa se il tumore è in stadio precoce e non ha dato metastasi.
Nel caso di malattia metastatica può esserci bisogno di associare radioterapia e/o chemioterapia.
Terapia della disfunzione erettile
Ci sono diverse opzioni terapeutiche per il trattamento della disfunzione erettile.
Valutazione ed educazione di coppia
Un punto cruciale della terapia è capire la condizione e le conseguenze che ha sulla relazione.
Il medico può consigliare una combinazione di farmaci e di approcci psicologici.
Se si è in una relazione, è necessario che la compagna sia d’accordo, capisca come funziona la terapia e sappia che la terapia è basata sulla sua situazione specifica: quello che ha aiutato gli altri, può non funzionare per lei.
Consigli per il cambiamento dello stile di vita
Il miglioramento della condizione generale di salute può aiutare a migliorare i sintomi.
A questo scopo può essere utile:
- la cessazione del fumo di sigaretta
- la diminuzione del consumo di alcol
- il regolare esercizio fisico
- una dieta povera di zucchero, sale ed alimenti grassi.
Farmaci
- Inibitori della fosfodiesterasi 5
Gli inibitori della fosfodiesterasi 5 sono un gruppo di farmaci che vengono usati per la terapia della disfunzione erettile.
Questi farmaci provocano rilassamento delle fibre muscolari lisce dei vasi del pene con conseguente aumento dell’afflusso ematico.
Non creano erezione senza eccitazione sessuale.
Ci sono quattro tipi di questi farmaci
– Sildenafil (Viagra)
– Tadalafil (Cilis)
– Vardenafil (Levitra)
– Avanafil (Spedra)
Questi sono i farmaci più frequentemente usati per la terapia della disfunzione sessuale.
Tutti i suddetti tipi di farmaci sono ugualmente efficaci.
Il farmaco migliore dipende dalla frequenza dell’attività sessuale e dall’esperienza personale nel loro uso.
A causa del successo di questi farmaci nella terapia della disfunzione erettile nel mercato si trovano farmaci falsi, che non sono approvati per la commercializzazione e possono anche danneggiare la salute del paziente.
- Controindicazioni all’assunzione degli inibitori della fosfodiesterasi 5
L’uso di questi farmaci è sconsigliato se si è in terapia con i nitrati o gli a -bloccanti perché possono diminuire eccessivamente la pressione arteriosa.
Pompa a vuoto
La pompa a vuoto è uno strumento di forma cilindrica con un anello elastico di silicone che stringe la base del pene.
- L’apparecchio sottovuoto è controindicato se si è in terapia con farmaci che diminuiscono la coagulabilità del sangue o se si ha una malattia della coagulabilità.
- Possono creare disagio, difficoltà di eiaculazione ed orgasmo, lividi e formicolii a livello del pene.
- Se il paziente lascia l’anello alla base del pene per più di 30 minuti possono crearsi danni importanti alla cute del pene.
Terapia della disfunzione erettile con onde acustiche
La terapia con onde acustiche è un trattamento in cui onde acustiche di bassa frequenza vengono indirizzati al pene per migliorare l’erezione.
Per la terapia sono necessarie diverse sedute.
Le onde acustiche sono un argomento di ricerca come nuova scelta terapeutica per il trattamento della disfunzione erettile.
La terapia con onde acustiche viene scelta se si ha una disfunzione erettile lieve e il paziente non può o non vuole assumere farmaci.
Iniezioni intra cavernose
È un’opzione terapeutica per la terapia della disfunzione sessuale.
Questi farmaci vengono iniettati nel tessuto spongioso del pene per indurre la vasodilatazione.
Le iniezioni intracavernose sono una scelta terapeutica quando le precedenti opzioni (come il cambiamento dello stile di vita e l’uso di farmaci orali) si sono dimostrate inefficaci.
Sebbene tanti uomini abbiano paura dell’idea di posizionare un ago nel loro pene, la gran parte di coloro che sceglie la terapia con iniezioni intra-cavernose si accorge subito che i vantaggi della terapia superano il disagio legato alla puntura.
Posizionamento di protesi peniene
Se tutte le terapie sopramenzionate per il trattamento della disfunzione erettile non hanno avuto successo, viene consigliato il posizionamento di una protesi peniena.
È una scelta permanente con risultati molto buoni e un alto grado di soddisfazione dei pazienti.
Terapia dell’eiaculazione precoce
La terapia è diversa nei due tipi di eiaculazione precoce (primaria, secondaria).
Nel caso in cui l’eiaculazione precoce è dovuta a una patologia secondaria (come la prostatite o l’ipertiroidismo) la terapia della malattia principale condurrà alla risoluzione del problema.
Nell’eiaculazione precoce primaria vengono usati farmaci e terapie psicosessuali.
Terapia della fimosi
La terapia viene distinta in conservativa e chirurgica.
- Terapia conservativa o farmacologica
Viene consigliata quando la cute del prepuzio non ha perso ancora la sua elasticità.
Vengono usate pomate contenenti cortisone per 20 – 30 giorni.
Il miglioramento si vede dalla seconda settimana
- Terapia chirurgica
Quando la cute dal prepuzio è diventata dura (cicatriziale), i farmaci non funzionano e c’è bisogno di un trattamento chirurgico chiamato circoncisione.
Con questa procedura, che avviene in anestesia locale, viene asportata parte del prepuzio e vengono posizionati dei punti di sutura.